…E TUTTO IL RESTO CHE POSSIAMO TROVARE IN ETICHETTA? GLI AROMI

Come deve essere valutata la presenza di aromi all'interno degli ingredienti dei prodotti? Andrebbero preferiti prodotti privi di aromi? E qual è la differenza tra aromi e aromi naturali?

Gli alimenti contenenti aromi non sono da demonizzare ma andrebbero limitati in favore di cibi naturali, fatti in casa o artigianalmente o minimamente processati.

 

LA NORMATIVA

La normativa Europea di riferimento per gli aromi è il Regolamento UE n. 1334/2008, che all'art. 3 comma 2 lettera a) riporta la definizione:

- “per «aromi» s’intendono i prodotti:

i) non destinati ad essere consumati nella loro forma originale, che sono aggiunti agli alimenti al fine di conferire o modificare un aroma e/o sapore;

ii) fabbricati con o contenenti le seguenti categorie di sostanze: sostanze aromatizzanti, preparazioni aromatiche, aromi ottenuti per trattamento termico, aromatizzanti di affumicatura, precursori degli aromi o altri aromi o miscele di aromi;”

Possono essere prodotti in modi diversi, ad esempio per estrazione da piante o da altri materiali di origine vegetale, animale o microbiologica. Gli aromi possono anche essere sintetizzati o ottenuti mediante una serie di processi diversi.

In generale gli aromi che possono essere utilizzati negli o sugli alimenti sono solo gli aromi o gli ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti che, in base ai dati scientifici disponibili, non presentano un rischio per la salute dei consumatori.

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), secondo procedure definite nei Regolamenti stessi, ha suddiviso tutte le sostanze attualmente in commercio in gruppi chimici e valuta ogni gruppo singolarmente, esaminando i singoli composti in termini di sicurezza per la salute umana. 

Grazie al lavoro svolto dall’EFSA, a ottobre 2012 la Commissione europea ha stabilito un elenco di sostanze aromatizzanti che possono essere impiegate nell’UE.

Il Ministero della Salute si occupa di aromi attraverso il Piano (triennale) Nazionale di Controllo Ufficiale degli Additivi e Aromi Alimentari che si rinnova ogni 3 anni e che ha l'obiettivo di controllare la conformità degli aromi e degli additivi usati nei prodotti alimentari per garantirne la sicurezza. Questo piano copre varie tipologie di aromi, inclusi quelli naturali, artificiali e gli "aromi di fumo". L'attività di controllo si estende lungo tutta la filiera, dalla materia prima al prodotto finito, e monitora l'esposizione dei consumatori.

IL CONCETTO DI “NATURALE”

Vengono definiti “naturali” quelli i cui componenti aromatizzanti sono di origine naturale (cioè provengono da un materiale di origine vegetale, animale o microbiologica, che si trova allo stato grezzo o che è stato trasformato per il consumo umano mediante uno o più procedimenti tradizionali di preparazione degli alimenti descritti nell’allegato II del Reg UE 1334/2008).

Il termine “naturale” può essere utilizzato in associazione ad un riferimento ad un alimento, ad una categoria di alimenti o ad una fonte d’aroma vegetale o animale solo se la totalità o almeno il 95 % (p/p) del componente aromatizzante è stato ottenuto dal materiale di base a cui è fatto riferimento

TIPOLOGIE DI AROMI

Possiamo distinguere:

  • le sostanze aromatizzanti (sostanze con proprietà aromatizzanti);
  • le preparazioni aromatiche (olio di arancia o estratto di vaniglia, per esempio);
  • aromi di affumicatura.

Gli aromatizzanti di affumicatura, pur non avendo la stessa funzione conservante dell’affumicatura tradizionale,  vengono aggiunti agli alimenti per dare loro un sapore di affumicato.

L’EFSA a Novembre 2023 ha espresso un parere scientifico sugli aromatizzanti di affumicatura consentiti in UE, non potendo escludere un rischio per la salute.

Con il Regolamento di esecuzione (UE) n. 2067/2024 è stata disposta la revoca di tutte le sostanze aromatizzanti di affumicatura dall’elenco dell’Unione. Poiché tali prodotti sono ampiamente utilizzati in una vasta gamma di prodotti alimentari, sono state introdotte misure transitorie al fine di consentire agli operatori del settore alimentare di trovare alternative.

Se dovessimo scegliere tra un prodotto contenente aromi “naturali” rispetto a uno in cui sono contenuti “aromi”, probabilmente sceglieremmo il primo. Ancora una volta subiamo l’effetto alone (distorsione cognitiva che fa sì che l'impressione positiva di un singolo tratto di un individuo, oggetto o prodotto, incida favorevolmente sulla valutazione di altri tratti non collegati al primo), è importante quindi ricordare che non sempre “naturale” significa automaticamente “più sano/sicuro”. 

Il nostro organismo tende istintivamente a “stancarsi” dello stesso sapore, questo permette di mantenere un’alimentazione varia a beneficio dell’assunzione di tutti i nutrienti necessari.

Gli alimenti contenenti aromi (necessariamente ultraprocessati per definizione se composti in questo modo), hanno sapori più “piatti” e simili tra loro e indeboliscono questa nostra capacità, con la diretta conseguenza del rischio di un’alimentazione sbilanciata.

 

Recapiti:  

Viale Duca degli Abruzzi, 15 – 25124 Brescia – Edificio I  

Tel. 030/3838037

E-mail

nutrizione@ats-brescia.it 

igienealimentinutrizione@ats-brescia.it

ispettoratomicologico@ats-brescia.it 

Ultimo aggiornamento: 17/11/2025