Le dermatofitosi, chiamate anche tinea, sono infezioni della pelle e delle unghie causate da vari funghi.

I sintomi includono eruzioni cutanee, desquamazione e prurito.

La manifestazione tipica è una lesione della pelle a forma di anello con bordo arrossato (eritematoso) con desquamazione e rischiaramento centrale (risoluzione), a cui si associa un intenso prurito.

In genere, le dermatofitosi non sono infezioni gravi.

Sono intensamente contagiose e la trasmissione può avvenire da persona a persona, da animale (gatto, cane, coniglio, topo e bovini) a persona o, più raramente, dal terreno alla persona (es. piscine).

Predispongono alle dermatofitosi le condizioni di immunosoppressione (es. pazienti con diabete o che assumono farmaci per deprimere il sistema immunitario) o di riduzione delle difese cutanee (es. problemi vascolari).

Vengono di solito classificate in base alla sede:

  • Piede (piede d’atleta, tinea pedis): si manifesta con desquamazione e ispessimento plantare con distribuzione tipica a mocassino; la cute è arrossata, screpolata, ispessita, pruriginosa e maleodorante;
  • Barba (tigna della barba, tinea barbae): si presenta con chiazze desquamanti ad anello al viso e al collo; qualche volta si associa a prurito;
  • Corpo (tigna del corpo, tinea corporis): si manifesta con chiazze cutanee pruriginose ad anello che tendono ad ingrandirsi;
  • Inguine (tigna inguinale, tinea cruris): si caratterizza da lesioni larghe rosso/marrone pruriginose normalmente localizzate sui due lati, dall’inguine alle cosce;
  • Cuoio capelluto (tigna del cuoio capelluto, tinea capitis): si manifesta con chiazze con perdita di capelli, al cui margine si possono osservare capelli spezzati a pochi millimetri dall’origine;
  • Unghie (tigna delle unghie, tinea unguinum): provoca l’aumento dello spessore delle unghie che si presentano di un colore bianco/giallastro (chiazze discromiche), fragili e ruvide, di facile deformazione o rottura; l’unghia si può anche staccare.

Per la diagnosi è indispensabile una visita medica, durante la quale può essere utile prelevare un campione cutaneo o ungueale da osservare al microscopio.

Ricorda!

Vista l’alta contagiosità, è sempre raccomandato evitare il contatto con altre persone fino alla completa guarigione: ad esempio coprire le lesioni, non utilizzare biancheria in modo promiscuo ed evitare di frequentare ambienti caldo umidi affollati (ad esempio le piscine).

Per saperne di più ...
  • Istituto Superiore di Sanità - ISSalute

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Ultimo aggiornamento: 06/03/2025